IL 2004 delle Commissioni Tributarie:
inaugurazione, delusioni,
rivendicazioni e .......mobilitazione
Gentili iscritti, cari
colleghi, il nuovo anno già dalle prime avvisaglie
si dimostra molto
dífficile e complesso per le
nostre aspettatíve ed i nostri annosi problemi
ancora di difficile
risoluzione e chissà se mai saranno afflontati e
risolti.
Volevamo debuttare nel 2004 con nuovi stimoli, infatti abbiamo
appreso
con piacere ed orgoglio di questo nuovo
avvenimento che, sancirà
l'apertura dell'anno Tributario: l'inaugurazione!
Inaugurazione che,
modestamente, era stata reclamata nel nostro III
Congresso svoltosi a
Salerno, dove si diceva che
la cerimonia da celebrare in ogni Commissione può
e deve rappresentare un
vero momento di confronto tra tutti gli
attori
della Giustizia Tributuria e non solo una litania di cifre e
grafici
asettici ad uso e consumo di statistiche. A
nostro avviso si dovrebbe
modernizzare tale evento in confronto alle
cerimonie di apertura delle altre
"giustizie" !
Dopo le inaugurazioni, le delusioni. Iniziamo da quelle
economiche: non
vi è traccia degli ultimi FUA (saldo 2002 ed
acconto
2003) che ancora si devono incassare, malgrado un accordo tra le
parti
(O0.SS. ed Ammistrazione)
prevedesse l'erogazione di tali somme entro
dicembre 2003; la colpe di
questo ritardo non si sa a chi attribuirle,
fatto
sta che i lavoratori ancora aspettano i
Altro accordo non
rispettato, il passaggio tra le aree, preintesa firmata
ad agosto 2003, che
ancora non vede la luce e
chissà se mai la vedrà. ... Boh! Ma vi dirò di più,
a quanto pare queste
eventuali progressioni di carriera
sarebbero
riservate solo aglí Uffici Centrali del DPF e non al "motore" che
alimenta il Dipartimento ossia i lavoratori delle
Commissioni Tributarie.
In poche parole nasciamo, Viviamo e moriamo con
lo stesso status giuridico,
più che un'area
di appartenenza è un tatuaggio che ci porteremo dietro per
sempre.
Quest'ultimo aspetto non è solo a ricondurre tra
le posizioni
giuridiche o economiche, ma ha ed avrà conseguenze anche con
l'organizzazione dell'ufficio dove non sì
potranno evidenziare nuovi
profili lavorativi ( come dicono quelli che
parlano bene., "mestieri")
diversi da quelli
esistenti, quindi non si potrà scommettere più su un nuovo
modello
organizzativo che nei precedenti comunicati
avevamo paventato....
mah!
Continuiamo con le delusioni: chiusura del sabato, formazione ed
adeguamento economico dei buoní pasto.
La chiusura -del sabato, tra
l'altro favorita dalla sentenza della Corte
Costituzionale n. 520
del
6.12.02 dove si novellava che gli atti spediti per posta possono essere
regolarmente acquisiti senza
problemi di nullità: ebbene a :(monte di una
situazione economicamente
pesante per le casse del
Dìpartimento (in
quanto tenere aperto un ufficio.... costa!) e dove una
delle parti del
processo,
l'ufficio (vedi Agenzie Fiscali), il sabato è chiuso - quindi
assente-
non capiamo perché non
uniformarci all'orario di lavoro che vige
nell'Amministrazione
Finanziaria: settimana lavorativa su
cinque giorni,
Di nuovo.... boh!
La formazione a nostro modo di vedere è la più grossa
delusione, perché
solo un'Amministrazione formata e
preparata riesce a
far fronte in modo concreto ed efficace ai mille
problemi non solo dì
carattere burocratico ma anche
fiscale; perché l'evasione e l'elusione non
devono essere combattute con
i condoni ma possono essere baattute
con
un'importante formazione del personale, non Oracle HR ma basata su
argomenti di diritto civile tributario ed
amministrativo: ed una
giustizia tributaria che ritorni a funizionare
come prima, dove la terzietà
è garanzia per il
contribuente e l'ufficio. E tutela per il lavoratore
....mah!
L''adeguamento economico dei buoni pasto: originariamente si era
pensato
alle mense in ogni ufflcio, poi c'è stata
l'idea dei buoni pasto
che, devo dire fino all'anno scorso ha funzionato,
in quanto sì permetteva
al lavoratore di
spendere i buono per consumare un pasto a costi
decenti.
Nell'ultino anno questa condizione è cambiata poichè gli esercenti non
accettano
più il buono-pasto, lamentandosi delle eccessive commissioni che devono
pagare
al gestore che ha vinto l'appalto. Ora ci chiediamo: ma è mai possibile che
un di-
ritto sacrosanto debba diventare non più assegno ma una cambiale?
Non sarebbe meglio che l'Amministrazione convertisse in moneta dello
stesso
potere d'acquisto il blocchetto dei buoni-pasto ? Altra
esclamazione..........mmm!
Passiamo alle rivendicazioni, anzi alla madre di tutte le rivendicazioni,
l'istituzio-
ne cioè di un ruolo per le Commissioni Tributarie. Avevamo denunciato in
qualche
comunicato precedente che il Ministero stava pensando di risolvere il
problema
facendoci andare armi e bagagli presso il Ministero di Grazia e
Giustizia.
Leggo purtroppo con rammarico, che qualche organizzazione sindacale ha
denun-
ciato la nostra stessa percezione; si fa sempre più strada questo passaggio
dove
tutte le funzioni vengono demandate ad una nuova Sezione Tributaria presso
il
Ministero di Grazia e Giustizia. Come dire che tutto quello che abbiamo fatto
fino
ad ora improvvisamente viene cancellato. Le nostre conquiste (indennità
giudizia-
ria, RSU presso le CC.TT. ed altro) vengono di colpo azzerate! Onestamente
questo
stato di cose non possiamo e non dobbiamo più sopportarlo, togliamoci da
questo
stand-by ed iniziamo a muoverci e mobilitarci: tutto il mondo della giustizia
tributa-
ria, dei Giudici e dei Sindacati, dai professionisti del settore fino a noi
lavoratori, e
qui lancio l'appello alle OO.SS.: organizziamo, entro un mese, una iniziativa
di lot-
ta che possa sensibilizzare l'Amministrazione a guardare ai nostri problemi,
toglien-
doci dal leasing attuale e far capire che la nostra vita lavorativa non si
condona!!!!
Cordiali saluti
IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO
NAZIONALE DEL PERSONALE DELLE
COMMISSIONI TRIBUTARIE
(Enzo Priore)